Nefrologia

Sviluppare opzioni efficaci per il trattamento di dialisi

Perché l’analisi della composizione corporea è uno strumento indispensabile per la gestione dei pazienti dializzati

Avvertenza: i dispositivi InBody devono essere utilizzati come strumento aggiuntivo per il processo decisionale clinico e non sono destinati a diagnosticare o curare alcuna malattia.​

I dispositivi InBody eliminano le congetture dai trattamenti di dialisi, per aiutare a identificare le opzioni più efficaci per il paziente e ottenere il peso secco ideale.

In 60 secondi, i clinici possono utilizzare InBody per:​

  • Ottenere misure oggettive dei fluidi corporei per guidare la gestione del peso secco
  • Valutare la massa muscolare e grassa per apportare modifiche nutrizionali
  • Analizzare gli squilibri dei fluidi segmentali per identificare i problemi di circolazione

Analisi Rapporto AEC

Aumentare il successo del trattamento di dialisi e gli esiti a lungo termine

I medici generalmente si affidano a misure indirette della ritenzione idrica per determinare la quantità di liquidi da rimuovere o quando interrompere i trattamenti di dialisi, esponendosi a un alto rischio di complicazioni intradialitiche.
Le misure dirette dei fluidi intra ed extracellulari aumentano invece la precisione nei trattamenti di dialisi e la definizione del peso obiettivo per i pazienti.​

Comprendendo sia i cambiamenti nella composizione corporea che l’accumulo di liquidi durante il periodo intradialitico, i medici possono determinare quanta acqua rimuovere e raggiungere un peso secco obiettivo. Impostando il peso secco in base a misure oggettive della composizione corporea e dei livelli di liquidi, i medici possono evitare complicazioni intradialitiche come episodi ipo o ipertensivi, aumentando il successo dei trattamenti di dialisi. Alleviare questi sintomi nei pazienti porta a migliori risultati a breve e lungo termine.​

Analisi segmentale del rapporto AEC

Evitare le complicanze interdialitiche dovute all’accumulo di liquidi

L’aumento di peso interdialitico può essere mascherato dalla perdita di massa muscolare e grassa. I professionisti si affidano generalmente all’analisi dell’edema foveale puntiforme per identificare i cambiamenti nei livelli di liquidi. Le misurazioni oggettive dell’acqua corporea aiutano a identificare la ritenzione idrica come una forma di cambiamento di peso indipendente dai cambiamenti nella massa muscolare o grassa.​

I nefrologi possono utilizzare l’analisi segmentale del rapporto AEC/ACT per distinguere l’accumulo di liquidi dalla composizione muscolare e grassa, consentendo un monitoraggio più accurato del sovraccarico di liquidi, indipendentemente dallo stato nutrizionale. Ciò consentirà ai medici di impostare degli obiettivi di peso adeguati, confermare i volumi di liquidi dopo la dialisi e apportare modifiche più appropriate alla definizione degli obiettivi di peso del paziente a lungo termine.​

Analisi muscolo-grasso

Bilanciare lo sviluppo muscolare e la massa grassa in base alle esigenze individuali

La dialisi tradizionale può interrompere le abitudini di vita, tra cui dieta ed esercizio fisico, portando a malnutrizione e perdita muscolare. L’identificazione dei cambiamenti nella composizione corporea consente a dietisti e nutrizionisti di adeguare i piani nutrizionali ed educare i pazienti sull’importanza dell’equilibrio muscolo-grasso.​

Le restrizioni alla normale assunzione di cibo e all’esercizio fisico possono portare a malnutrizione, cambiamenti della composizione corporea e complicazioni nell’impostazione del peso secco appropriato. Il test InBody tiene traccia dei cambiamenti nella composizione corporea, in modo che dietisti e nutrizionisti possano aiutare i pazienti ad acquisire una maggiore consapevolezza sulle esigenze dietetiche e di esercizio necessarie per promuovere il mantenimento di equilibrio muscolo-grasso. Comprendere i cambiamenti specifici di ciascun paziente consente ai professionisti di sviluppare raccomandazioni dietetiche specifiche in base alle esigenze individuali.​

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Analisi peso secco

Identificare il sovraccarico di liquidi e il gruppo di idratazione

Il sovraccarico di volume fluido è comune tra i pazienti in emodialisi ed è associato a esiti avversi se non gestito bene.

Generalmente l’equilibrio del volume dei fluidi dei pazienti in dialisi viene gestito in base alla pressione sanguigna, all’aumento di peso interdialitico, alla funzione cardiaca, allo stato nutrizionale e ad altre comorbidità.

Con InBody, è possibile scoprire lo stato di idratazione in modo oggettivo, potendo contare su informazioni aggiuntive ricavabili dal foglio dei risultati dell’acqua corporea.

Un rapporto AEC elevato nei pazienti in dialisi potrebbe essere causato da un aumento dell’acqua extracellulare dovuto a sintomi di edema, infiammazione, problemi di circolazione o sovraccarico di fluidi. Utilizzando il rapporto AEC si può dunque rilevare quali pazienti in dialisi sono a rischio di sintomi di edema e quali pazienti devono essere avvisati dell’adeguamento del trattamento.

Utilizzando l’attuale rapporto AEC e le informazioni sulle comorbilità, InBody è in grado di stimare in modo accurato il peso secco consigliato per il paziente in dialisi.

Il sovraccarico di liquidi si tradurrà in un rapporto AEC più elevato. Sulla base di questo rapporto, il paziente in dialisi sarà classificato in base a diversi gruppi di idratazione (ipovolemia, euvolemia e ipervolemia).

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Caso clinico

ALTEZZA  165 cm
PESO 63 Kg
ETA’ 52
SESSO Maschio

Nota speciale: ancora iperidratato dopo la dialisi, InBody suggerisce di ridurre il peso secco di 0,7 kg (rapporto AEC a 0,395).​

Referto del medico: in base ai raggi X, il paziente è iperidratato, ma è difficile rimuovere più acqua poiché le condizioni del paziente non sono buone.
È necessario prestare attenzione poiché la continua iperidratazione può causare ipertensione, edema e ingrossamento del cuore.​

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Macchine InBody per questa applicazione

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